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Carregando... Io venìa pien d'angoscia a rimirarti (1990)de Michele Mari
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Registre-se no LibraryThing tpara descobrir se gostará deste livro. Ainda não há conversas na Discussão sobre este livro. Attraverso un raffinatissimo gioco letterario, che comporta sia la virtuosistica riproduzione del linguaggio ottocentesco, sia l’adeguamento al registro logico-comunicativo del tempo, Michele Mari reinterpreta l’inquieta adolescenza di Tardegardo, futuro poeta meglio conosciuto ai posteri con il secondo nome di Giacomo. Voce narrante è il tredicenne Orazio che, mosso da innata curiosità e premurosa apprensione per gli strani comportamenti del fratello maggiore di un anno, riporta in forma di diario gli esiti delle proprie investigazioni sull’aura misteriosa che sembra circondare la loro famiglia. Così, se da un lato ritroviamo il ritratto che del poeta ci hanno consegnato i biografi tradizionali, dall’altro lato ci si apre una nuova, inedita e inattesa chiave di interpretazione del suo studio “matto e disperatissimo”, nonché di quella sorta di devozione alla luna che ha prodotto alcuni dei suoi versi più immortali. Ironico, avvincente, puntigliosamente documentato: una deliziosa prova di bravura, un “falso” perfetto che si lascia apprezzare dalla prima all’ultima pagina. "Ascoltami Orazio, l'uomo è la propria paura; se potrà attraversarla, se potrà viaggiare dentro di essa come in un paese straniero, allora quella paura sarà più bella, ed ei potrà riguardarla come una favola, o una animata pittura. Ma a un tal viaggio fa d'uopo una guida, qual può venire soltanto dalle testimonianze di chi già s'inoltrò nelle medesime terre". sem resenhas | adicionar uma resenha
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Google Books — Carregando... GênerosClassificação decimal de Dewey (CDD)853.914Literature Italian and related languages Italian fiction 1900- 20th Century 1945-1999Classificação da Biblioteca do Congresso dos E.U.A. (LCC)AvaliaçãoMédia:
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I riferimenti a Leopardi sono geniali e le citazioni sono tantissime: dall'ermo colle al sabato del villaggio, dai continui riferimenti alla luna all'isolamento e alla ricerca letteraria.
Mari scrive, nel 1990, con un linguaggio antico e molto ricercato che dimostra la sua capacità di confrontarsi con diversi stili.
Lo adoravo già prima e questo libro ha solo confermato e rafforzato la stima che ho nei confronti di questo scrittore. ( )