Página inicialGruposDiscussãoMaisZeitgeist
Pesquise No Site
Este site usa cookies para fornecer nossos serviços, melhorar o desempenho, para análises e (se não estiver conectado) para publicidade. Ao usar o LibraryThing, você reconhece que leu e entendeu nossos Termos de Serviço e Política de Privacidade . Seu uso do site e dos serviços está sujeito a essas políticas e termos.

Resultados do Google Livros

Clique em uma foto para ir ao Google Livros

Carregando...

Berlin Alexanderplatz, Episode 02: How Must One Live If One Doesn't Want to Die?

de Rainer Werner Fassbinder

MembrosResenhasPopularidadeAvaliação médiaConversas
225,262,967Nenhum(a)Nenhum(a)
Adicionado recentemente porMemorialeSardoShoah, MemorialSardoShoahDL
Nenhum(a)
Carregando...

Registre-se no LibraryThing tpara descobrir se gostará deste livro.

Ainda não há conversas na Discussão sobre este livro.

Exibindo 2 de 2
“La prima volta che Fassbinder lesse Berlin Alexanderplatz, il capolavoro «modernista» di Alfred Döblin, aveva solo quattordici anni, ma l’ incontro fu di quelli che non si dimenticano più. Nel romanzo, che racconta l’ odissea morale e umana di un facchino uscito di galera nella Berlino del 1922, Fassbinder vide soprattutto il rapporto ambiguo e insinuante tra il protagonista, Franz Biberkopf, e il malavitoso Reinhold, un legame «d’ amore» (castissimo) ma inequivocabilmente sadomasochista che spinge Franz a tornare sempre nella banda di Reinhold, e che nell’ animo del giovane Fassbinder si intreccia alla scoperta della propria omosessualità: la lettura di quelle pagine gli servì per mettere in chiaro la propria esistenza e capire la natura delle proprie inclinazioni. «Mi ha aiutato a tenere duro» dirà più tardi. Quando nel ‘ 79 la televisione tedesca gli offre la possibilità di trasformare quel libro in uno sceneggiato di 13 puntate più un epilogo, Fassbinder ha quasi 35 anni (e gliene mancano tre alla sua tragica morte) ma è chiaro che per lui quell’ impegno diventa l’ occasione per fare i conti con i tanti fantasmi che si è portato dentro tutta la vita, trasformando un adattamento televisivo in una specie di «autobiografia intellettuale». Così la sua Berlin Alexanderplatz perde molte delle valenze sociali e politiche per diventare il ritratto di un uomo divorato dall’ autodistruzione, dove il sacrificio e la morte sembrano offrire l’ unica strada possibile per entrare in sintonia con la (autodistruttiva) storia della Germania. Addossando a un uomo quel destino di sofferenze e sconforto sentimentale che solitamente la letteratura affida alla figura femminile, Fassbinder prova a fare i conti con una identità – morale oltre che sessuale – che deve pochissimo ai rapporti sociali (mentre Döblin, che pubblicò il romanzo nel 1929, vedeva già lucidamente nella «passività» di Biberkopf il futuro nazista del suo Paese) e che invece sembra soprattutto preda di comportamenti e pulsioni patologiche e distruttrici. Privilegiando in questo modo gli interni sugli esterni e regalandoci alcuni indimenticabili figure di «umiliati e offesi», a cominciare proprio dal Franz Biberkopf che Günter Lamprecht sa tratteggiare con straordinaria adesione, per continuare con i tanti ritratti di donne sfruttate a cui offrono la loro bravura Hannah Schygulla, Barbara Sukowa, Elisabeth Trissenaar, Annemarie Düringer, Karin Baal e molte altre ancora.” (P. Mereghetti, Corriere della Sera)
  MemorialeSardoShoah | Jan 11, 2021 |
Franz si impegna a vendere i titolari per strada, ma ha difficoltà a guadagnare abbastanza e non si considera un oratore. Dopo aver rifiutato l'opportunità di vendere manuali di educazione sessuale, viene contattato per vendere il giornale nazista Völkischer Beobachter e indossare una fascia a forma di svastica. Nella metropolitana, Franz si trova di fronte a un vecchio conoscente ebreo che vende salsicce calde, ma nega di essere lui stesso antisemita e Dreske con altri due uomini a lui noti. Dreske ammira Lenin e l'Unione Sovietica, ma Franz risponde respingendo la rivoluzione e la "loro" Repubblica di Weimar. Al bar di Max, Dreske ei suoi amici cantano The Internationale "per provocare Franz, al quale risponde cantando la canzone patriottica del 19 ° secolo The Watch on the Rhine. Con la parte superiore della sua voce, Franz li accusa di essere un granché e un ladro, prima di quasi crollare. Gli altri uomini tornano al loro tavolo. Fuori, Franz incontra Lina. Si diverte su quello che è appena successo; gli uomini che ha appena incontrato non riescono a capire la vita e non sanno cosa vuol dire essere in prigione.
  MemorialSardoShoahDL | Jul 8, 2018 |
Exibindo 2 de 2
sem resenhas | adicionar uma resenha
Você deve entrar para editar os dados de Conhecimento Comum.
Para mais ajuda veja a página de ajuda do Conhecimento Compartilhado.
Título canônico
Informação do Conhecimento Comum em inglês. Edite para a localizar na sua língua.
Título original
Títulos alternativos
Data da publicação original
Pessoas/Personagens
Lugares importantes
Eventos importantes
Filmes relacionados
Informação do Conhecimento Comum em inglês. Edite para a localizar na sua língua.
Epígrafe
Dedicatória
Primeiras palavras
Citações
Últimas palavras
Aviso de desambiguação
Editores da Publicação
Autores Resenhistas (normalmente na contracapa do livro)
Idioma original
CDD/MDS canônico
LCC Canônico

Referências a esta obra em recursos externos.

Wikipédia em inglês

Nenhum(a)

Não foram encontradas descrições de bibliotecas.

Descrição do livro
Resumo em haiku

Current Discussions

Nenhum(a)

Capas populares

Links rápidos

Gêneros

Sem gêneros

Avaliação

Média: Sem avaliação.

É você?

Torne-se um autor do LibraryThing.

 

Sobre | Contato | LibraryThing.com | Privacidade/Termos | Ajuda/Perguntas Frequentes | Blog | Loja | APIs | TinyCat | Bibliotecas Históricas | Os primeiros revisores | Conhecimento Comum | 205,154,466 livros! | Barra superior: Sempre visível