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How to Live: Or A Life of Montaigne in One Question and Twenty Attempts at an Answer (2010)

de Sarah Bakewell

Outros autores: Yvonne E. Cárdenas (Editor), John Gall (Designer da capa)

Outros autores: Veja a seção outros autores.

MembrosResenhasPopularidadeAvaliação médiaMenções
1,975868,302 (4.14)101
How to get on well with people, how to deal with violence, how to adjust to losing someone you love - such questions arise in most people's lives. They are all versions of a bigger question: how do you live? How do you do the good or honourable thing, while flourishing and feeling happy? This question obsessed Renaissance writers, none more than Michel Eyquem de Montaigne (1533-92), perhaps the first truly modern individual. A nobleman, public official and wine-grower, he wrote free-roaming explorations of his thought and experience, unlike anything written before. He called them 'essays', meaning 'attempts' or 'tries'. Into them, he put whatever was in his head: his tastes in wine and food, his childhood memories, the way his dog's ears twitched when it was dreaming, as well as the appalling events of the religious civil wars raging around him. "The Essays" was an instant bestseller, and over four hundred years later, Montaigne's honesty and charm still draw people to him. Readers come to him in search of companionship, wisdom and entertainment - and in search of themselves. This book, a spirited and singular biography (and the first full life of Montaigne in English for nearly fifty years), relates the story of his life by way of the questions he posed and the answers he explored. It traces his bizarre upbringing (made to speak only Latin), youthful career and sexual adventures, his travels, and his friendships with the scholar and poet Etienne de La Boetie and with his adopted 'daughter', Marie de Gournay. And as we read, we also meet his readers - who for centuries have found in Montaigne an inexhaustible source of answers to the haunting question, 'how to live?'.… (mais)
Adicionado recentemente porbiblioteca privada, Parsonage, AycanKH, shera0320, korridosor, teenybeanie25, piedmontgardens, jtheer
  1. 10
    Instead of a Letter: A Memoir de Diana Athill (wandering_star)
    wandering_star: Other memoirs by Athill also recommended - as she puts into practice the honest self-examination as recommended by Montaigne and Bakewell.
  2. 00
    Chaucer's Tale: 1386 and the Road to Canterbury de Paul Strohm (dajashby)
    dajashby: A similar technique of using biography to shed light on the subject's literature.
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Mostrando 1-5 de 85 (seguinte | mostrar todas)
This is the best book I've read this year. Part biography, part history, part literary criticism, it explores Montaigne, his world, and his work.

Starting with Montaigne's Essays, and spiraling out to encompass his life, and the life of his work over the centuries since he died, Bakewell has written a book unlike anything else I have ever read. ( )
  rumbledethumps | Nov 25, 2023 |
I enjoyed this book tremendously. It's really a history of Montaigne's Essays, rather than a life of Montaigne. Obviously Montaigne himself is a very important figure in that history, and Bakewell gives him ample space, but the ideas, reception, interpretation and use of the Essays also feature very prominently.

The structure of the book is brilliant, being organised in three dimensions at once: Montaigne's life, the history of the Essays before and after publication and Montaigne's philosophy. Incredibly, despite all that going on, it's easy to follow. The organisation is so neat that when I was reading about Montaigne's life I thought I was reading a biography, when I was reading about the book's reception I thought I was reading a history of the Essays and when I was reading about his thought I thought it was a Montaigne primer. And which of these modes the book is in can change from paragraph to paragraph, even sentence to sentence.

Bakewell achieves this complexity through a combination of meticulous organisation and crystal clear, engaging prose. I imagine Bakewell's planning documents for this book would look like the exploded diagram of a luxury car - it takes a lot of work to allow you to tap the accelerator and glide forward effortlessly and an incredible eye to also make it a beautiful experience.

I'm looking forward to reading some of the Essays and finding out what all the fuss was about. ( )
  robfwalter | Jul 31, 2023 |
Benvenuti nel mondo di Montaigne, il filosofo rinascimentale francese del XVI secolo la cui saggezza risuona ancora oggi. Me lo fece conoscere quella straordinaria prof di francese al ginnasio, un secolo ed un millennio fa. Nella sua rinomata raccolta di saggi, Michel de Montaigne non solo esplora le profondità della natura umana, ma offre anche inestimabili spunti per navigare nella complessità della vita.

Dall’arte dell’auto-riflessione all’importanza di abbracciare l’incertezza, le regole per la vita di Montaigne sono una guida senza tempo per chiunque cerchi saggezza e realizzazione. Le opere di Montaigne, in particolare la sua raccolta di saggi intitolata “Essais”, rappresentano una testimonianza del suo incrollabile impegno a comprendere se stesso e il mondo che lo circonda. Al centro della sua filosofia c’è un profondo apprezzamento per la natura umana e il desiderio di esplorare le complessità della nostra esistenza.

A tal fine, Montaigne ha scritto ampiamente sulle sue esperienze e osservazioni sulla vita. “Il valore della vita non sta nella lunghezza dei giorni, ma nell’uso che ne facciamo… Se trovi soddisfazione nella vita non dipende dal tuo racconto di anni, ma dalla tua volontà”, ha scritto. Sebbene non abbia delineato esplicitamente una serie di regole per la vita, i suoi scritti riflettono i suoi pensieri sul vivere un’esistenza appagante e significativa.

In un’epoca segnata dall’incertezza e da una costante lotta per trovare un significato, le intuizioni di Montaigne forniscono una bussola tanto necessaria per navigare nelle complessità della vita. Attraverso i suoi saggi, Montaigne ci incoraggia ad abbracciare l’intero spettro delle emozioni umane, sostenendo l’importanza dell’accettazione di sé e della conoscenza di sé.

Sfida la saggezza convenzionale, esortandoci a mettere in discussione credenze e ideologie consolidate, poiché credeva che la vera saggezza derivi dal pensiero critico e dall’apertura mentale. Montaigne sottolinea anche il significato dell’umiltà e riconosce i limiti intrinseci della comprensione umana. I suoi scritti ci ricordano che abbracciare le nostre imperfezioni non è un segno di debolezza ma una fonte di forza e autenticità.

Nei suoi scritti, Montaigne ci incoraggia a cercare l’equilibrio in tutti gli aspetti della nostra esistenza. Ci esorta a coltivare l’amore per l’apprendimento, riconoscendo che la curiosità intellettuale alimenta la crescita personale e amplia i nostri orizzonti. Allo stesso tempo, sottolinea l’importanza del tempo libero e delle attività piacevoli, ricordandoci che la vera felicità non risiede nella produttività costante ma nell’assaporare i piaceri semplici della vita.

Queste sono una raccolta delle sue intuizioni su come vivere una buona vita. Non sono regole in senso tradizionale, ma piuttosto sagge osservazioni su come affrontare la vita con saggezza, umiltà e curiosità.

1. Abbraccia lo scetticismo
Montaigne sosteneva di mettere in discussione e dubitare delle credenze e delle ideologie consolidate. “Questa nozione [scetticismo] è compresa più chiaramente chiedendo “Cosa ne so?” Egli ha detto. Ha sottolineato l’importanza del pensiero critico e di non accettare sconsideratamente opinioni comuni. Facendo domande, possiamo arrivare a una comprensione più sfumata del mondo.

2. Ama la tua libertà
La libertà era un tema centrale nei saggi di Montaigne. Disse: “La cosa più bella del mondo è sapere come appartenere a se stessi”. Credeva che la libertà fosse essenziale per la felicità e la realizzazione. La vedeva come la capacità di pensare con la propria testa, di essere indipendente dalle opinioni degli altri e di vivere la vita secondo i propri valori. Ha anche visto la libertà come la capacità di controllare le proprie emozioni e non essere governato dalla paura o dalla rabbia.

3. Abbraccia l’incertezza
“L’unica cosa certa è che niente è certo.” Montaigne credeva che l’incertezza fosse una parte intrinseca della vita e invece di cercare di controllarla o eliminarla, dovremmo imparare ad abbracciarla. Accettare l’imprevedibilità della vita ci permette di vivere nel momento presente e di adattarci alle mutevoli circostanze. “Dobbiamo imparare a sopportare ciò che non possiamo evitare”, ha detto.

4. Coltivare la conoscenza di sé
Montaigne credeva che l’autoriflessione e l’autoesame fossero essenziali per vivere una vita felice e appagante. Pensava che lo studio più grande e più importante di tutti fosse lo studio di se stessi. “Prestati agli altri, ma donati a te stesso”, ha detto. Montaigne credeva che avremmo potuto condurre una vita più autentica e soddisfatta comprendendo noi stessi, i nostri punti di forza, le nostre debolezze e le nostre motivazioni. La conoscenza di sé ci consente di fare scelte migliori e di allineare le nostre azioni ai nostri valori.

5. Abbraccia la moderazione
Montaigne ha messo in guardia contro l’eccesso e l’estremismo. “Le persone del nostro tempo sono così formate per l’agitazione e l’ostentazione che la bontà, la moderazione, l’equità, la costanza e qualità così tranquille e oscure non si sentono più”, ha scritto. Credeva nella virtù della moderazione in tutti gli aspetti della vita, compresi i piaceri, le ambizioni e le convinzioni. Bilanciare i nostri desideri ed evitare gli estremi può portare a uno stile di vita più equilibrato e sostenibile.

6. Rendere la ricerca della conoscenza un’abitudine
Montaigne era un vorace lettore e allievo. Credeva nel potere dell’istruzione e nella ricerca della conoscenza come impegno per tutta la vita, ma amava anche le esperienze personali per crescere in saggezza. “Possiamo essere informati con la conoscenza di altri uomini, ma non possiamo essere saggi con la saggezza di altri uomini”, dice Montaigne. Impegnarsi con una vasta gamma di idee e cercare continuamente di espandere la nostra comprensione del mondo può portare alla crescita personale e all’arricchimento intellettuale.

7. Abbraccia la solitudine
Montaigne apprezzava la solitudine e credeva che trascorrere del tempo da soli consentisse l’introspezione e la contemplazione. “Un uomo deve tenere un piccolo retrobottega dove può essere se stesso senza riserve. Solo nella solitudine può conoscere la vera libertà”, dice Montaigne. Il tempo da solo offre un’opportunità per la scoperta di sé, la chiarezza di pensiero e la pace interiore. Ci permette di ricaricarci, riflettere sulle nostre esperienze e capire meglio noi stessi.

8. Perseguire l’autenticità
Montaigne ha incoraggiato le persone a essere fedeli a se stesse ea vivere secondo i propri valori e le proprie convinzioni. “Non aver paura di dire quello che non hai paura di pensare”, ha detto. Ha criticato il conformismo e ha esortato le persone a esprimere la propria unicità. Abbracciare l’autenticità ci consente di vivere una vita più genuina e appagante, libera dalla pressione di conformarci alle aspettative della società. Vivi secondo la tua natura, non secondo le aspettative degli altri.

9. Amare la bellezza dei piaceri semplici
Montaigne ha trovato grande gioia nelle cose semplici della vita, come passare il tempo con gli amici e la famiglia, leggere e camminare nella natura. Credeva nel trovare gioia nelle esperienze quotidiane e nei piaceri semplici. “Tutte le opinioni del mondo sottolineano che il piacere è il nostro obiettivo”, ha osservato Montaigne. Ha celebrato i momenti ordinari della vita e ha incoraggiato gli altri ad apprezzare la bellezza nel banale. Assaporando le piccole cose, possiamo coltivare un senso di gratitudine e appagamento.

10. Fai pace con la mortalità umana
Montaigne ha affrontato la morte nei suoi saggi, sottolineando l’importanza di riconoscere e accettare la nostra stessa mortalità. “Turbiamo la nostra vita con pensieri sulla morte e la nostra morte con pensieri sulla vita”, ha osservato Montaigne. Pensava che siamo motivati a vivere più pienamente e ad apprezzare il momento presente in cui riconosciamo la finitezza della vita.

11. Accetta i tuoi limiti senza paura
Montaigne ha riconosciuto i limiti della conoscenza umana e la fallibilità del giudizio umano. “Imparare a vivere, alla fine, è imparare a convivere con l’imperfezione in questo modo, e persino ad abbracciarla”, Sarah Bakewell cita Montaigne nel suo libro How to Live: A Life of Montaigne. Ha sostenuto l’umiltà e il riconoscimento dei nostri limiti. Ti avvicinerai alla vita con umiltà e apertura mentale quando ti rifiuti di soffermarti sulle tue imperfezioni.

12. Trova il tuo scopo
““L’anima che non ha uno scopo fisso nella vita è perduta; essere ovunque, è non essere da nessuna parte”. Il viaggio per trovare il nostro scopo può essere impegnativo, ma è anche gratificante. Quando troviamo il nostro scopo, troviamo significato e direzione nelle nostre vite. Troviamo qualcosa per cui lottare, qualcosa di cui essere curiosi e qualcosa a cui dare la nostra vita. Se stai cercando il tuo scopo nella vita, ti incoraggio a riflettere sui tuoi valori e le tue passioni, sperimentare diverse attività ed esperienze e ascoltare il tuo intuito.
  AntonioGallo | Jul 5, 2023 |
Just read Montaigne. ( )
  markm2315 | Jul 1, 2023 |
This is a deceptively clever book which manages to imitate Montaigne's style while covering the story of his life and times; his critics and supporters over the centuries since his death; and the philosophical positions by which he lived. Bakewell also explains why Montaigne's book of essays was so revolutionary when first published in the late 16th century. It is quirw an enjoyable read and quite erudite without seeming so. ( )
  nmele | May 21, 2023 |
Mostrando 1-5 de 85 (seguinte | mostrar todas)
It is hard to imagine a better introduction-or reintroduction- to Montaigne than Bakewell's book. It is easy to imagine small improvements, however.
adicionado por Shortride | editarHarper's Magazine, Loren Stein (Web site pago) (Jan 3, 2011)
 
Bakewell, cleverly, has nonetheless managed to tap into the booming modern market for such “quick boosts” of wisdom (not all of them by any means as harmless as tips on eyebrow shaping), while actually writing a serious biography of a serious thinker from an age less like our own that we might solipsistically think. She’s not the first to take on such a task, of course. Superior literary lessons for life have become an established sub-genre of the self-help boom: How to Win Friends and Influence Readers of the Paris Review. Thus books such as Alain de Botton’s How Proust Can Change Your Life or John Armstrong’s Love, Life, Goethe have explored this territory in their different ways. Bakewell’s life of Montaigne combines some of the merits of de Botton’s knowing, entertaining intellectual squib and Armstrong’s thorough and absorbing biographical study. If her work enjoys a popular resonance greater than theirs—and I think it may—it’s most likely a tribute to its subject, Montaigne.
 

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Nome do autorFunçãoTipo de autorObra?Status
Sarah Bakewellautor principaltodas as ediçõescalculado
Cárdenas, Yvonne E.Editorautor secundáriotodas as ediçõesconfirmado
Gall, JohnDesigner da capaautor secundáriotodas as ediçõesconfirmado
Porter, DavinaNarradorautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
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The twenty-first century is full of people who are full of themselves.
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Editores da Publicação
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Autores Resenhistas (normalmente na contracapa do livro)
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Idioma original
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CDD/MDS canônico
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How to get on well with people, how to deal with violence, how to adjust to losing someone you love - such questions arise in most people's lives. They are all versions of a bigger question: how do you live? How do you do the good or honourable thing, while flourishing and feeling happy? This question obsessed Renaissance writers, none more than Michel Eyquem de Montaigne (1533-92), perhaps the first truly modern individual. A nobleman, public official and wine-grower, he wrote free-roaming explorations of his thought and experience, unlike anything written before. He called them 'essays', meaning 'attempts' or 'tries'. Into them, he put whatever was in his head: his tastes in wine and food, his childhood memories, the way his dog's ears twitched when it was dreaming, as well as the appalling events of the religious civil wars raging around him. "The Essays" was an instant bestseller, and over four hundred years later, Montaigne's honesty and charm still draw people to him. Readers come to him in search of companionship, wisdom and entertainment - and in search of themselves. This book, a spirited and singular biography (and the first full life of Montaigne in English for nearly fifty years), relates the story of his life by way of the questions he posed and the answers he explored. It traces his bizarre upbringing (made to speak only Latin), youthful career and sexual adventures, his travels, and his friendships with the scholar and poet Etienne de La Boetie and with his adopted 'daughter', Marie de Gournay. And as we read, we also meet his readers - who for centuries have found in Montaigne an inexhaustible source of answers to the haunting question, 'how to live?'.

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