

Carregando... Vaticano Spa (edição: 2009)
Detalhes da ObraVaticano Spa de Gianluigi Nuzzi
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Nenhum(a) Ainda não há conversas na Discussão sobre este livro. A prescindere dal contenuto, in quanto su argomenti come questo e' molto difficile sapere come effettivamente siano andate le cose, per gran parte il saggio e' un infinito elenco di nomi e cifre; solo molto di rado appare qualche passaggio piu' leggibile e comprensibile. Anche i vari capitoli si susseguono in modo un po' disordinato, senza poter comprendere il pensiero di fondo. Peccato anche per il riferimento a Belpietro in calce, che apparentemente rende meno credibile il saggio considerate le posizioni politiche. ( ![]() Libro davvero interessante a cui però ho dato solo tre stelline perché in certi punti l'ho trovato una lettura non facile. Bisogna assolutamente avere una certa conoscenza della politica italiana degli anni Novanta per riuscire a seguire il discorso, e le mie lacune mi hanno privato di parte del piacere della lettura. a breve la recensione a questo link trovate le immagini dei documenti originali e le fotografie dei protagonisti della finanza vaticana degli anni ottanta e novanta http://www.dagospia.com/mediagallery/dago_gallery-8366/246492.htm
Molti anni or sono un dirigente del Pci, interpellato sulla difficile situazione finanziaria del partito, alla domanda sugli introiti del tesseramento, osservò l'ingenuo cronista con malcelata compassione ( ma guarda chi mi hanno mandato!) e rispose: "Con i soldi del tesseramento facciamo merenda in sezione". Si era al principio degli anni Novanta. Di lì a poco sarebbe scoppiata Tangentopoli e sarebbe implosa la Prima Repubblica. Pertence à série publicada
Spericolate operazioni finanziarie mascherate da opere di carità e fondazioni di beneficenza. La storia raccontata in questo libro parte da un archivio custodito in Svizzera e da oggi accessibile a tutti. Circa quattromila documenti riservati della Santa Sede. Lettere, relazioni, bilanci, verbali, bonifici. Tutto grazie all'archivio di monsignor Renato Dardozzi (1922-2003), tra le figure più importanti nella gestione dello Ior fino alla fine degli anni Novanta. Sembrava una storia conclusa con gli scandali degli anni Ottanta: Marcinkus, Sindona e Calvi. Invece tutto ritorna. Dopo la fuoriuscita di Marcinkus dalla Banca del Papa, parte un nuovo e sofisticatissimo sistema di conti cifrati nei quali transitano centinaia di miliardi di lire. L'artefice è monsignor Donato de Bonis. Conti intestati a banchieri, imprenditori, immobiliaristi, politici tuttora di primo piano, compreso Omissis, nome in codice che sta per Giulio Andreotti. Titoli di Stato scambiati per riciclare denaro sporco. I soldi di Tangentopoli (la maxitangente Enimont) sono passati dalla Banca vaticana, ma anche il denaro lasciato dai fedeli per le messe è stato trasferito in conti personali. Lo Ior ha funzionato come una banca nella banca. Una vera e propria lavanderia nel centro di Roma, utilizzata anche dalla mafia e per spregiudicate avventure politiche. Un paradiso fiscale che non risponde ad alcuna legislazione diversa da quella dello Stato Vaticano. Tutto in nome di dio. Não foram encontradas descrições de bibliotecas. |
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