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A Room of One's Own

de Virginia Woolf

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11,930164505 (4.12)2 / 568
Why is it that men, and not women, have always had power, wealth, and fame? Woolf cites the two keys to freedom: fixed income and one's own room. Foreword by Mary Gordon.
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Nell’ottobre 1928, Virginia Woolf, già autrice di libri meravigliosi, tenne delle conferenze a Newnham e Girton, due college femminili, sulla donna e il romanzo; un anno dopo, uscì Una stanza tutta per sé, il saggio che raccoglieva le considerazioni della scrittrice.

La riflessione di Virginia Woolf prende avvio dalla presa di coscienza che il tema affidatole era davvero sterminato: Woolf decise quindi di esporre semplicemente il percorso mentale che, nei due giorni precedenti alle conferenze, la portò a sostenere la necessità, per una donna che ambisse a scrivere per professione, di avere una sua indipendenza economica e una stanza tutta per sé dove poter comporre indisturbata.

Woolf fece notare come dipendere economicamente da un uomo (che fosse il marito, un figlio o un parente) impediva alle donne la serenità e la libertà necessarie per poter scrivere le loro storie, per poter andare anche contro le voci paternaliste che da sempre stavano loro addosso, decidendo per loro cosa fosse appropriato dire e come fosse lecito comportarsi. E se per raggiungere l’indipendenza economica fosse stato necessario uscire di casa, incontrare persone e studiare in qualche università, Woolf esortava le donne a farlo, ad avere il coraggio di sfruttare tutte le nuove conquiste delle quali adesso potevano beneficiare per ottenerne ancora di più.

A questo punto, ho apprezzato molto che Woolf abbia riconosciuto nel patriarcato il nemico da sconfiggere. Un patriarcato che danneggia gli stessi uomini, in quanto, sebbene detentori del denaro e del potere, sono costretti a logorarsi in categorie non meno rigide di quelle che spettano alle donne. I due sessi, insomma, non sono squadre dove militare per stabilire qual è il migliore.

Non solo: Woolf ventila l’ipotesi secondo la quale, se si scoprissero altri generi, il fan del patriarcato correrebbe subito ai ripari per dimostrarsi ancora “superiore”: noi oggi, infatti, sappiamo che il rigido sistema binario dei generi, che ammette esclusivamente maschi o femmine, è solo un altro modo con il quale il patriarcato opprime le persone.

E allora ben vengano la Women’s March, le manifestazioni dell’otto marzo in quaranta Paesi diversi, e tutti quegli eventi dove chiunque è benvenut*, qualunque sia la vostra condizione economica, la vostra etnia, la vostra identità e la vostra espressione di genere, il vostro orientamento sessuale, la vostra condizione fisica e/o mentale, la vostra (non)religione. E ben vengano tutti quei luoghi inclusivi, a partire dalla propria casa o dal proprio ufficio, nei quali non esistono “diritti prioritari”, ma ci si supporta tutt* a vicenda, nel nome dell’uguaglianza, finché la libertà non sarà per e di chiunque, nel rispetto di quella altrui. ( )
  lasiepedimore | Sep 21, 2023 |
ostensibly a disquisition on function of anger (corrupting) in art.
"Shakespeare has consumed all impediments and become incandescent." And therefore nothing is known of him (my paraphrase)
dubious line of argument, particularly with respect to the construction of modern works (albeit the critique does occasionally ring true). Really this is a superior Portrait of the Artist in the vein that one compares Lighthouse to Ulysses.

Amusing to note Kipling is dated even in her time:
"One blushes at all these capital letters as if one had been caught eavesdropping at some purely masculine orgy."

( )
  Joe.Olipo | Sep 19, 2023 |
REVISAR NELLY
  BEATRIZ-PAREDES | Sep 8, 2023 |
I know I am SUPPOSED to love this but I mostly just mostly liked it. ( )
  Kim.Sasso | Aug 27, 2023 |
Puoi trovare questa recensione anche sul mio blog, La siepe di more, e su La Malafemmina

Nell’ottobre 1928, Virginia Woolf, già autrice di libri meravigliosi, tenne delle conferenze a Newnham e Girton, due college femminili, sulla donna e il romanzo; un anno dopo, uscì Una stanza tutta per sé, il saggio che raccoglieva le considerazioni della scrittrice.

La riflessione di Virginia Woolf prende avvio dalla presa di coscienza che il tema affidatole era davvero sterminato: Woolf decise quindi di esporre semplicemente il percorso mentale che, nei due giorni precedenti alle conferenze, la portò a sostenere la necessità, per una donna che ambisse a scrivere per professione, di avere una sua indipendenza economica e una stanza tutta per sé dove poter comporre indisturbata.

Woolf fece notare come dipendere economicamente da un uomo (che fosse il marito, un figlio o un parente) impediva alle donne la serenità e la libertà necessarie per poter scrivere le loro storie, per poter andare anche contro le voci paternaliste che da sempre stavano loro addosso, decidendo per loro cosa fosse appropriato dire e come fosse lecito comportarsi. E se per raggiungere l’indipendenza economica fosse stato necessario uscire di casa, incontrare persone e studiare in qualche università, Woolf esortava le donne a farlo, ad avere il coraggio di sfruttare tutte le nuove conquiste delle quali adesso potevano beneficiare per ottenerne ancora di più.

A questo punto, ho apprezzato molto che Woolf abbia riconosciuto nel patriarcato il nemico da sconfiggere. Un patriarcato che danneggia gli stessi uomini, in quanto, sebbene detentori del denaro e del potere, sono costretti a logorarsi in categorie non meno rigide di quelle che spettano alle donne. I due sessi, insomma, non sono squadre dove militare per stabilire qual è il migliore.

Non solo: Woolf ventila l’ipotesi secondo la quale, se si scoprissero altri generi, il fan del patriarcato correrebbe subito ai ripari per dimostrarsi ancora “superiore”: noi oggi, infatti, sappiamo che il rigido sistema binario dei generi, che ammette esclusivamente maschi o femmine, è solo un altro modo con il quale il patriarcato opprime le persone.

E allora ben vengano la Women’s March, le manifestazioni dell’otto marzo in quaranta Paesi diversi, e tutti quegli eventi dove chiunque è benvenut*, qualunque sia la vostra condizione economica, la vostra etnia, la vostra identità e la vostra espressione di genere, il vostro orientamento sessuale, la vostra condizione fisica e/o mentale, la vostra (non)religione. E ben vengano tutti quei luoghi inclusivi, a partire dalla propria casa o dal proprio ufficio, nei quali non esistono “diritti prioritari”, ma ci si supporta tutt* a vicenda, nel nome dell’uguaglianza, finché la libertà non sarà per e di chiunque, nel rispetto di quella altrui. ( )
  kristi_test_02 | Jul 28, 2023 |
Mostrando 1-5 de 162 (seguinte | mostrar todas)
Pourquoi "Une chambre à soi" de Virginia Woolf reste d’actualité ?
Une chambre à soi, essai de Virginie Woolf paru en 1929, fait partie des ouvrages incontournables de l’histoire du féminisme. Une oeuvre dont les conclusions restent en 2016 très actuelles.
 

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Nome do autorFunçãoTipo de autorObra?Status
Woolf, Virginiaautor principaltodas as ediçõesconfirmado
Aspesi, NataliaIntroduçãoautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Beeke, AnthonDesigner da capaautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Bell, VanessaArtista da capaautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Bradshaw, DavidEditorautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Clarke, Stuart N.Editorautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Del Serra, MauraTradutorautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Gordon, MaryPrefácioautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Gubar, SusanEditorautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Pearson, DavidArtista da capaautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Simonsuuri, KirstiTradutorautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Stadtlander, BeccaIlustradorautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Stevenson, JulietNarradorautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Valentí, HelenaTradutorautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Waals-Nachenius, C.E. van derTradutorautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
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Epígrafe
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This essay is based upon two papers read to the Arts Society at Newnham and the Odtaa at Girton in October 1928. The papers were too long to be read in full, and have since been altered and expanded.
Dedicatória
Primeiras palavras
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But, you may say, we asked you to speak about women and fiction -- what has that got to do with a room of one's own? I will try to explain.
[Foreword (HBJ edition)] Virginia Woolf foresaw with clarity the responses to A Room of One's Own.
Citações
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A woman must have money and a room of her own if she is to write fiction
Últimas palavras
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(Clique para mostrar. Atenção: Pode conter revelações sobre o enredo.)
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Aviso de desambiguação
Editores da Publicação
Autores Resenhistas (normalmente na contracapa do livro)
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Idioma original
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CDD/MDS canônico
LCC Canônico

Referências a esta obra em recursos externos.

Wikipédia em inglês (2)

Why is it that men, and not women, have always had power, wealth, and fame? Woolf cites the two keys to freedom: fixed income and one's own room. Foreword by Mary Gordon.

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Resumo em haiku

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Penguin Australia

4 edições deste livro foram publicadas por Penguin Australia.

Edições: 0141183535, 0141018984, 0141044888, 0734306555

 

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