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A Violent Life

de Pier Paolo Pasolini

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415460,564 (3.96)1
Revealing that a beautiful and cultured European city has a dark and dangerous underbelly, this novel chronicles the violent lives of Rome's slum inhabitants. Born in a shantytown, Tommaso Puzzilli was once young and hopeful, but he soon succumbs to life on the streets, where he must resort to crime and prostitution simply to stay alive. Written by an author who ultimately suffered the same chilling fate as one of his characters, this fictional account offers a startling portrait of the very real tragedies of urban poverty.… (mais)
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Exibindo 4 de 4
Tommaso, Lelio, Zucabbo y los demás muchachos que vivían en el pequeño barrio de barracas en Vía del Montículo di Pietralata llegaron a la escuela...
  socogarv | Feb 5, 2021 |
853.914 PAS
  ScarpaOderzo | Apr 14, 2020 |
ormai, le pareti delle case bagnate, i muraglioni della stazione, le facce della gente, i sampietrini, tutto era schiarito, quasi bianco, alla prima luce del giorno, che rispuntava uguale a sempre, piano piano, sulla città.”

“Sul pianerottolo c’era un finestrino rotondo, dove ci si arrivava appena appena col naso. Tommaso andò a darci un’occhiata. Lí si vedeva mezza Roma: un macello di case, in luce, sui terreni già un po’ scuri, senza fine, che pareva galleggiassero sulle nubi, su e giú, da Montesacro a Piazza Bologna, a San Lorenzo, a Casal Bertone, al Prenestino, a Centocelle, a Villa Gordiani, al Quadraro... Suonavano delle sirene, e, lí sotto, una campanella faceva una canizza che stimpanava.”

“La Roma di…”: quante volte si è sentita o letta, a torto o a ragione, questa locuzione indicativa di qualcuno la cui simbiosi con Roma è stata tale da raggiungere un carattere identificativo con la città stessa?
Sicuramente in una ipotetica galleria composta da queste persone non potrebbe mancare, in un posto di primo piano, Pier Paolo Pasolini.
La Roma di… Pier Paolo Pasolini si materializza ai suoi occhi nel 1950, quando scenderà dal treno che lo aveva portato nella capitale insieme a sua madre.
Abbandonerà subito il centro storico irresistibilmente attratto da quella che su di lui esercita il vero fascino: la periferia romana, in pieno processo di trasformazione nelle nuove borgate.
Il distruttivismo del boom economico aveva trasformato Roma in un immenso cantiere, e mentre interi quartieri sorgevano, molta gente viveva in agglomerati di baracche in condizioni al limite della sopravvivenza; ed è in questo ambiente che Pasolini osserva un’umanità estremamente degradata eppure straordinariamente vitale.
E questo è ciò che racconterà in “Una vita violenta” con la storia di Tommaso, dove è però l’aspetto pessimista della realtà a dare voce al Pasolini profetico che vedrà il devastante effetto di quello che è davanti ai suoi occhi in una fin troppo lungimirante proiezione futura. Ciò che passerà nel romanzo è il messaggio di un’umanità persa e senza speranza di redenzione se nessuno riuscirà in qualche modo a porre fine alla distruzione morale implicita in quello che sta avvenendo.
Il romanzo è scritto con un taglio verista/neorealista, utilizzando anche il dialetto romano, che rende efficacemente attraverso i dialoghi serrati l’atmosfera delle borgate romane.
Pasolini non condanna l’umanità degradata che si affanna nei gironi infernali che Tommaso vede dall’alto della sua nuova casa e dove ha vissuto fino a poco tempo prima, anzi, al contrario, ne rimane affascinato, e nel suo romanzo invita a evitare facili giudizi su questa gente che vive di espedienti, spinta ai margini da un sistema che non è in grado o non vuole dare risposte concrete al disagio sociale di queste persone. Per Pasolini è un cerchio chiuso senza vie di uscita, lo stesso Tommaso pur nei suoi ritrovati buoni propositi è il simbolo stesso di una sconfitta morale ineludibile, come testimonia il triste epilogo della sua storia.
Per Pasolini era un dovere quello di denunciare il disfacimento di una società ancora da costruire e già lesionata in partenza, ed è quello che farà con tutte le forze e con tutti i mezzi a sua disposizione finché il suo continuo grido di denuncia non verrà selvaggiamente spezzato.
Di seguito un esempio di come, pur nel più cupo pessimismo, pure lui non abbia potuto fare a meno di seminare qualche riga, direi anche poetica, di speranza tra i devastanti casermoni che apppestarono la Roma di quegli anni e che sono lì a simboleggiare un degrado morale che qualcuno aveva in qualche modo già largamente previsto…

“Il cielo s’era quasi tutto rasserenato. S’era trasformato in un mare di luce. Intorno a questo mare, come strisce di rena, restavano delle nubi tutte arricciate e rattrappite, piene di luce bianca. Quelli che stavano sotto l’appartamento di Tommaso, gli Spadaccini, accesero la radio, che partí a tutta spinta con la Comparcita. Da altre finestre aperte, in giro, delle voci di ragazze che stavano a fare le faccende di casa o a
vestirsi, ricantavano la musica suonata dalla radio, ognuna per proprio conto, mentre, da sotto la strada, intorno alla fontanella, venivano gli strilli dei ragazzini.” ( )
1 vote barocco | Jun 14, 2017 |
Alors que j'apprécie énormément le réalisateur, je ne connaissais pas Pasolini en tant qu'écrivain et je n'ai pas été déçue à la lecture de ce livre-ci. Je dirais qu'il écrit comme il filme, c'est une écriture très visuelle et fluide.

Une vie violente se passe dans un bidonville italien juste après la guerre 40 - 45 et raconte l'histoire d'un gamin qu'on suit jusqu'à l'âge adulte. École, premiers larcins, premières amours, prison, maladie, et enfin mort. Les descriptions sont extraordinairement réalistes sans être lourdes et l'ambiance est bien rendue, j'ai vraiment beaucoup aimé. ( )
1 vote Louve_de_mer | Aug 13, 2011 |
Exibindo 4 de 4
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Nome do autorFunçãoTipo de autorObra?Status
Pasolini, Pier Paoloautor principaltodas as ediçõesconfirmado
De Luca, ErriPrefácioautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Vázquez, GonzaloTradutorautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
Weaver, WilliamTradutorautor secundárioalgumas ediçõesconfirmado
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A Carlo Bo e Giuseppe Ungaretti, miei testimoni nel processo contro "Ragazzi di vita".
Primeiras palavras
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Tommaso, Lello,il Zucabbo e gli altri ragazzi che abitavano nelvillaggetto di baracche sulla Via dei Monti di Pietralata, (...)
Citações
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(Clique para mostrar. Atenção: Pode conter revelações sobre o enredo.)
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Editores da Publicação
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Idioma original
CDD/MDS canônico
LCC Canônico

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Wikipédia em inglês (1)

Revealing that a beautiful and cultured European city has a dark and dangerous underbelly, this novel chronicles the violent lives of Rome's slum inhabitants. Born in a shantytown, Tommaso Puzzilli was once young and hopeful, but he soon succumbs to life on the streets, where he must resort to crime and prostitution simply to stay alive. Written by an author who ultimately suffered the same chilling fate as one of his characters, this fictional account offers a startling portrait of the very real tragedies of urban poverty.

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