Il primo di una serie di gialli storici ambientati in Russia nella seconda metà dell' ottocento.
E' un romanzo un po' anomalo, che gioca a sovvertire le aspettative del lettore a cominciare dal protagonista, Fedorin, che non si conforma a nessuno stereotipo dei detective da romanzo: non è geniale ma non è neanche un sprovveduto che si imbatte nella verità per caso, non è una macchietta come Poirot e neanche un cinico indurito dalla vita come i protagonisti degli hard boiled: è giovane e come tutti i giovani è impulsivo, idealista e ogni tanto un po' ingenuo, ma compensa con un gran coraggio ed un ottimo intuito. Insomma sembra dotato di una personalità ben distinta che lo rende un personaggio tridimensionale e non solo uno strumento per portare avanti la trama. Anche con la trama d'altronde l'autore si è divertito a spiazzare i lettori, giocando col sottogenere di riferimento: dovrebbe essere un intrigo internazionale ma a volte calca così la mano da sfociare in parodia, altre volte invece amplifica la suspense infilandoci dentro due o tre cambi di prospettiva che funzionano a meraviglia. Il tono dell'opera è molto leggero, permeato da una velata ironia che ci fa vivere tutto con distacco, ma il finale dimostra una volta di più che niente è come sembra in questo libro.
Il risultato è un romanzo schizofrenico, che mi ha lasciato frastornata ma con la voglia di approfondire e continuare la lettura dei volumi successivi. ( )

I read this book, the first in the series of 13 novels about the late 19th century Russian detective Erast Fandorin, when it first appeared some twenty years ago. I remember little about the plot, but I remember vividly how I felt — and how shocked I was at the ending. I have now read it for a second time.

Boris Akunin is a brilliant story-teller and also an excellent historian. His books are set in a real historical time and place (imperial Russia from 1876 to the Bolshevik coup d’etat in 1917). He’s been compared to Arthur Conan Doyle and Ian Fleming, but I think Akunin (whose real name is Grigory Chkhartishvili and who was born in Georgia) is a unique voice. One should not rush to compare his Fandorin to James Bond or Sherlock Holmes.

In this first book in the series we meet a very young Fandorin at the beginning of his career in the police, naive, prone to make mistakes, an incurable romantic and someone with truly amazing luck. Initially investigating the very public suicide of a student, Fandorin stumbles upon a vast international conspiracy — and no, it’s not the one you’re thinking of. A real pleasure to read and highly recommended. ( )

Du très classique et du très revisité également. ( )

Un espléndido día de primavera de 1876 un estudiante aristócrata se dispara un tiro ante la estupefacta mirada de una joven que poco antes le había negado un beso. Es tan sólo la primera de una inquietante cadena de muertes, tan extrañas como inexplicables, que pronto suscitarán un sinfín de interrogantes en la intranquila sociedad moscovita y que el inspector Erast Fandorin tendrá que investigar.

Boris Akunin er vinsæll rússneskur glæpasagnahöfundur sem er þekktur fyrir sögulegar glæpasögur. Frægastur er hann fyrir persónu sína Erast Fandorin, rússa sem er uppi undir lok 19. aldar. Fandorin tekur sín fyrstu skref sem rannsóknarlögreglumaður þegar hann hefur rannsókn á dularfullu sjálfsmorði sem hann telur tengjast öðrum málum.
Akunin hefur skrifað sögurnar um Fandorin með ólíkri nálgun og í þessari flettir hann ofan af alþjóðlegu samsæri sem teygir anga sína m.a. til Bretlands. Skemmtileg skoðun á rússneska keisaratímanum. ( )