Nelle varie trasformazioni della cultura italiana degli anni 70 un contributo importante è derivato proprio dal fumetto noir di cui Max Bunker e Magnus sono stati dei grandissimi protagonisti. Satanik rientra esattamente in questo filone, anticipando i tempi rispetto ai lavori della maturità dei grandissimi autori italiani. In realtà Satanik, una bellissima ragazza vampiro, è un prodotto ancora acerbo, al di sotto di Diabolik delle sorelle Giussani e ben lontano dalle future produzioni di Magnus e Bunker. Si tratta, quindi, di un momento storico del fumetto italiano in cui ci sono, forti, i germi di una trasformazione che maturerà, però, di lì a qualche anno. La storia presentata in questo albo dei classici del fumetto di Repubblica è un viaggio della bella protagonista nel paese di Wurdalak, il vampiro, un lungo episodio che, come detto, alla fine scende ma non esalta. ( )