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Obras de Massimo Novelli

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Conhecimento Comum

Data de nascimento
1955
Sexo
male
Nacionalidade
Italy
Local de nascimento
Turin, Italy

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Resenhas

Ancora oggi la figura di Silvio Corbari, il partigiano romagnolo trucidato a poco più di vent'anni dai nazifascisti nell'agosto del 1944) con quell'aura di leggenda) quell'alone mitico di imprendibile Primula Rossa) che lo avevano avvolto già nei giorni drammatici della Resistenza. Di umori libertari, amato dai contadini e dalla povera gente) generoso e impetuoso, Silvio, così come i suoi compagni caduti con lui Iris Versari (MOVM), Adriano Casadei, Arturo Spazzoli (MAVM) - portarono a termine imprese che riunivano coraggio lotta e spirito beffardo verso gli oppressori, audacia ed eroismo.
Nella sua storia) in quella di Iris, di Casadei e degli altri del battaglione, la passione per la libertà e l'amore, la lealtà e il tradimento, la gioventù e la guerra. Questo libro vuole raccontare la vita e il sacrificio di Corbari, di Iris, di Casadei e di Spazzoli, affinché non vengano dimenticati. E ha poi lo scopo di fare un po' di chiarezza, pur tra i ricordi e testimonianze spesso contrastanti, sulle circostanze ancora oscure, ambigue, della loro tragica fine in un giorno d'estate di oltre mezzo secolo fa.
… (mais)
 
Marcado
BiblioLorenzoLodi | May 10, 2014 |
Un bel libro che contribuisce a consolidare, con una certa forza, l'idea che il Risorgimento sia stato molto più popolare e partecipato di quanto si è portati a pensare (o di quanto ci è stato insegnato).
Si tratta di una ricostruzione in 24 capitoli (episodi e brevi biografie ma con una trama non "episodica") della partecipazione popolare e di massa agli anni ruggenti del Risorgimento, in particolare tra il 1821 e il 1861, con approfondimenti su fatti di dettaglio e su particolari che però marginali non sono, per capire il clima e le tensioni ideali e politiche del periodo. E' l'insieme di mille e una storie di personaggi noti (pochi), meno noti (molti) e assolutamente sconosciuti (moltissimi e chissà quanti ancora se ne troveranno), protagonisti corali degli eventi, rapidamente dimenticati più o meno a forza da una storiografia fortemente influenzata dalla pervicacia con cui i Governi piemontesi e poi italiani (e la Casa regnante) si sbarazzarono dei volontari (per la verità in maggioranza repubblicani) anche con una certa violenza.
La cambiale nel titolo al libro non è una metafora dell'impegno profuso dai volontari ma è una cambiale vera, riprodotta in fotografia, del valore di 510.000 Lire nuove (pari a circa 500.000 € di oggi) emessa a copertura dei "rischi" di Rubattino, che si fece "rubare" da Bixio i due vapori ma che chiese, prima, una significativa garanzia al Governo (Cavour) il quale, come sempre (vedi anche il tragico episodio di Ippolito Nievo), si fece bello con i soldi degli altri: la garanzia non fu coperta dallo Stato sabaudo, ma con l'intervento di un privato cittadino, proprietario delle Lanerie Borgosesia, che mise a rischio l'azienda stessa pur di contribuire alle "trame" di Garibaldi.
Uno dei protagonisti del libro è l'Archivio di Stato di Torino, citato più volte per la collaborazione e la ricchezza di materiali messi a disposizione delle ricerche (come peraltro l'Archivio di Genova, anch'esso citato) ma soprattutto per il prezioso lavoro di ricostruzione sull'Esercito Meridionale (i Garibaldini, partiti in 1.000 e arrivati in 40.000) fatto da parecchi ricercatori e ricercatrici presso l'Archivio stesso (giustamente citati in modo esplicito) su fondi specifici, messi lì e "dimenticati" per 150 anni.
Insomma, un gran lavoro di ricostruzione con citazioni (ed un'attenzione bibliografica) rare. L'unica pecca (veniale) è il linguaggio, perché è in stile con il periodo di cui narra, quindi con un italiano enfatizzato e ricercato, che però, qua e là, risulta un po' faticoso e non scorre sempre benissimo.
… (mais)
 
Marcado
ddejaco | May 3, 2011 |

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