Natalino Irti

Laterza propone una densa raccolta di saggi intorno al diritto di uno dei più intriganti giuristi italiani, Natalino Irti. Si tratta di un’impietosa rassegna sulle deviazioni dal diritto di una società che ha abbandonato il criterio del politeismo giuridico per affidarsi al governo delle leggi dei tecnici, che affidano tutte le soluzioni ad una arcana sovrapposizione di delegificazioni in sede parlamentare e di astruse regolamentazioni di secondo o ennesimo livello affidate a diramazioni di una pubblica amministrazione che sempre più degrada il diritto verso uno strumento di tutela di interessi privati; e l’interesse maggiore sembra essere quello di garantire il funzionamento del mercato, di questo mostro sacro, sull’altare del quale ogni diritto può e deve essere sacrificato: perché la legge del mercato non può essere scritta, è la naturale e più feroce evoluzione del giusnaturalismo e disintegra principi generali quali quello della territorialità. Gli altri scritti, di cui uno dedicato all’analisi della discussione in occasione del conferimento della laurea in legge ad Ugo Foscolo, proposta in postfazione, ed ad uno ad Arturo Carlo Jemolo danno un quadro chiaro sull’ampiezza della prospettiva con la quale Natalino Irti riesce ad affrontare temi complessi cui sottende sempre un’acuta analisi del rapporto che intercorre tra diritto e società. Un libro da conservare e rileggere.… (mais)