assolutamente non capisco le recensioni negative!!
questo libro è uguale agli altri due, non lento ma costante; e denso, di sensazioni, sentimenti e avvenimenti.
La fine della guerra delle navi rosse è sbrigata in due righe non perchè tirata via ma semplicemente perchè è finita e non c'è niente di piu da sapere.
Denerys ha vinto la sua guerra con un drago in una puntata, "Veritas" (o per meglio dire I Sei Ducati) che ne aveva dozzine puo ben metterci 2 righe
non riponde ad alcune domande perche ci sono altre 2 trilogie su Fitz ad aspettarci.

Che chiedere di piu ad un libro che si conclude con una vera fine ma anche con la promessa di altri 6 volumi ??
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Love this series so much. I think this is about the third time I've read Hobb's Farseer trilogy. About to pick up the Liveship series. ( )

This book took me 2 years to finish. No joke.

However, when I picked it up again and read the last 400 pages, it wasn't nearly as bad as I remembered. I'm not sure it was worth it to read the whole series, but now that I have I may continue on to the next series (The Tawny Man) that is supposed to follow. ( )

Devastating F ( )

Nel lasciare inconclusa la lettura di questa trilogia mi ero dimenticata di quanto meravigliosa fosse la scrittura di Hobb e la sua capacità di tratteggiare personaggi così realistici e umani che sembra assurdo non esistano davvero. È stata una lettura talmente immersiva che, nonostante le quasi ottocento pagine, ho finito il libro in una settimana.

È difficile rallentare il ritmo della lettura quando il tuo cuore sanguina per i personaggi, quando devi sapere se questa volta riusciranno a salvarsi, se hanno davvero intenzione di fare quella cosa così stupida e avventata, se saranno arrivati alla fine delle loro tribolazioni, se arriverà qualche speranza o tutto finirà in disperazione.

Il viaggio dell’assassino è una lunga dondolata su un’altalena di eventi che rischiano di scaraventare a terra Fitz e lasciarcelo per sempre. Nonostante, infatti, Fitz sia un predestinato e pure dotato, sia nell’Arte sia nello spirito, non si può proprio dire che questo gli renda la vita particolarmente semplice. Anzi, sono caratteristiche che, oltre a renderlo inviso e sfruttabile da amicз e nemicз, gli hanno causato innumerevoli sofferenze. A riprova del fatto che essere “speciali” non è poi questo gran guadagno.

Infine, ho adorato il modo in cui Hobb (immagino con un omaggio a Ursula K. Le Guin, che in questo è stata maestra) ha introdotto il tema dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale in un mondo fantasy (ma anche nel nostro, parliamo di un romanzo del 1997) decisamente poco avvezzo a interrogarsi su simili questioni. Sono due pagine in croce, ma aggiungono molta curiosità riguardo alle altre trilogie ambientate in questo mondo. ( )